Tutt’oggi viviamo in un’epoca ricca di tecnologia, dove nelle nostre case veniamo ormai sommersi dalla continua evoluzione in ambito scientifico e artistico. Il cinema, d’altronde, si è evoluto anno dopo anno assieme all’uomo, rappresentando sempre ciò che lo tormentava, ciò che la società voleva far vedere fino ai piani alti. Le tante difficoltà della vita hanno sempre trovato modo di sfociare negli occhi di tanti spettatori e dare conforto alle loro vite.
Ciò che una volta era esclusivo per una sala cinematografica, ora è accessibile direttamente dai nostri telefonini, un progresso che, guardando indietro nel tempo, parrebbe impossibile. I cambiamenti nel cinema sono stati tanti, eppure non sono sempre stati ben accettati nelle vite degli artisti che avevano bisogno di adattarsi alle nuove necessità, a partire dall’avvento dei green screen fino ad arrivare alle tecniche di motion capture, che hanno facilitato la vita di molti animatori digitali. Le innovazioni non si possono contare su una sola mano, ed oggi ci troviamo ad affrontare un nuovo step evolutivo: l’Intelligenza Artificiale. E come disse il caro vecchio J. Jonah Jameson, eroe o minaccia per il cinema?
Rispondendo a questa domanda, il co-CEO della casa streaming di Netflix Ted Sarandos dice: “L’intelligenza artificiale non ti toglierà il lavoro. La persona che usa bene l’intelligenza artificiale potrebbe prendere il tuo lavoro”, proseguendo con “Scrittori, registi ed editori utilizzeranno l’intelligenza artificiale come strumento per svolgere meglio il proprio lavoro e per fare le cose in modo più efficiente ed efficace”.
Dunque mi viene da pensare: fino a che punto ci spingeremo per far entrare, volta dopo volta, qualcosa di generato artificialmente in un ambiente in cui la creatività umana ha sempre trovato il suo rifugio? Aggiungendo, inoltre, che la stessa Netflix ha utilizzato immagini generate dall’IA per un documentario sul crimine accaduto realmente “WHAT JENNIFER DID”, per poter presentare Jennifer Pan felice e sicura di sé prima di essere condannata per omicidio. Pur notando che nei titoli di coda non viene presentato alcun credito della tecnologia da loro usata in questione.
L’IA rappresenta un algoritmo potente e innovativo, che ha portato a una rivoluzione totale dei dispositivi che oggi stesso stiamo usando, eppure è qui con noi da ben più di quanto sembri. Il suo uso spetta alla persona dietro lo schermo pronto a fare le decisioni ritenute più giuste dal punto di vista organizzativo, che sia un aiuto nella scrittura, un aiuto creativo, o un ritocco nella disposizione di immagini generate a nostro piacimento su riferimenti di testo semplici.
Il cinema può non andare incontro ad una minaccia, ma all’ennesimo step verso un ambiente che abbraccia, come lo è sempre stato, la moderna rivoluzione tecnologica. Ciò che resta importante è supportare le sale cinematografiche: antichi musei della storia laddove tante storie sono state raccontate e, si spera, si continueranno a raccontare dall’uomo e per l’uomo.
Bibliografia:
- https://petapixel.com/2024/04/15/netflix-accused-of-using-ai-photos-in-true-crime-documentary/
- https://www.nytimes.com/2024/05/25/magazine/ted-sarandos-netflix-interview.html