ANSIA

ansia

di non essere abbastanza per gli standard che mi sono autoimposta,

per le idee che gli altri hanno delle mie idee,

per tutto ciò che vorrei essere

per tutto ciò che dovrei essere

ansia

perché voglio essere ciò che non sono mai stata

perché non ho ancora trovato un modello da seguire

né una prospettiva che mi dia sicurezza

ansia perché non posso essere come gli altri,

ma sempre e solo più degli altri

e più mi ripeto che sono qui per imparare e non per essere la migliore

e più sento riecheggiare, rimbalzare nella mia mente

parole vuote e stanche

vorrei essere leggera

librare sulle mie infinite paure,

smetterla di cercare complicazioni

smetterla di credere di aver perso anche l’unica cosa che sapevo fare,

smettere di dover rincorrere sempre un orizzonte che è così vicino per tutti gli altri

ma è così lontano per me

smetterla di necessariamente performare in ambienti preformati

smetterla di sentirmi giudicata perché non dovrei darci peso

ma se non ci do peso io chi mai dovrebbe farlo al posto mio?

Forse dovrei solo trovare un rimedio

per tutta questa ansia

che forse non è solo mia

ma più la condivido

e più mi sento sola, non capita, svogliata, impaurita,

persa in mezzo a tanti che mi dicono di sorridere,

che va tutto bene,

che il prossimo sarà meglio,

che devo pensare ad altro perché sono tanto altro,

che se faccio così non resisterò a lungo

eppure, rimango lì

ferma

paralizzata difronte a me

quel momento,

quel numero,

che non mi rispecchia,

in cui non mi identifico,

che non tiene conto di quello che sono

e forse nemmeno di quello che so

ma grida

a voce altissima

davanti al mio volto

che tutto quello che ho non me lo merito,

che ho rubato una possibilità,

che la mia possibilità la sto sprecando

e mi sento così indietro,

anni luce indietro,

millenni di zavorre attaccate ai miei piedi che mi fanno rallentare

sbagliando

di nuovo

per l’ennesima volta

per colpa tua

ansia

Giorgia Maggio
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