INGREDIENTI (per due persone):
-250 gr mezze maniche rigate
-1 Limone
-1 Burrata (circa 125 gr)
-50 gr di nocciole sgusciate (circa una quindicina)
-olio
-sale
-pepe
-zucchero
PROCEDIMENTO
Premessa
Volete impressionare amici e non solo con una pasta diciamo ‘’sessuale’’? Non c’è problema, ci penso io. Il tempo per prepararla sarà brevissimo, ma i risultati indubbiamente eccelsi, ne sono sicuro. Insomma minimo sforzo massima resa, un po’ come scegliere il club del libro come pfp.
Preparazione della base della salsa
Dopo aver messo su l’acqua della pasta a bollire si può iniziare e qui ci sono già subito due scuole di pensiero: chi ama lavorare per conto proprio in cucina e chi preferisce l’aiuto dagli altri. Credo forse di appartenere solitamente alla prima, ma se voi foste di altro avviso nessun problema, dividetevi pure i passaggi qui sotto come e con chi preferite, l’importante è che ci sia amore. E magari poco stress ecco.
Comunque scusate, mi sono distratto, è che sto ‘’studiando’’ in aula studio, torniamo a noi. Dopo l’usuale momento di cazzeggio in cucina è ora di avviare le preparazioni principali: tagliate finemente la scorza di mezzo limone, io di solito la batto al coltello su un tagliere per renderla più fine, ma tenete presente che non si dovrà sentire nell’insieme. Qui attenzione, piccolo consiglio, quando rimuovete la scorza dal limone, prima di tritarla finemente, assicuratevi che ci sia meno ‘’bianco’’ possibile della parte interna dell’agrume, il rischio è che dia una nota amara più che acida al piatto.
Se non vi sentiste a vostro agio a lavorare la scorza al coltello nessun problema, grattugiatela pure, il gusto sarà il medesimo, ne varierà solo leggermente la texture.
Messo quindi un giro d’olio, parco mi raccomando, che penso sia il pezzo pregiato nelle dispense di tutti noi, aggiungete la scorza e lasciate che si scaldi dolcemente sul fuoco rilasciando oli e aromi essenziali. Quando vedete che la pentola inizia a scaldarsi, prima che si brucino le scorzette, ovviamente, aggiungete una tazzina d’acqua e il succo di mezzo limone, stando attenti a non farvi finire semi all’interno. Salvo siate grandi amanti di forti aromi agrumati e aspri una spolverata di zucchero da aggiungere alla salsa può esser un gradevole tocco in più in questa fase.
Questo è il momento in cui solitamente si volge lo sguardo alle piastre e ci si accorge di essersi dimenticati di calare le mezze maniche, tocca rimediare, peccato sia evaporata metà dell’acqua. Comunque scherzi a parte una volta rimediato a ciò quando bolle di nuovo la saliamo e caliamo la pasta.
Guarnizioni e dettagli per l’impiattamento finale
Ottimo, avevo promesso una ricetta facile e che colpisse la vista oltre che il gusto. Infatti, mentre controlliamo che la nostra salsa non si asciughi troppo bruciandosi (nel caso allungate con acqua di cottura), prepariamo il trito di nocciole, che potete, a seconda di gusti o intolleranza alla frutta a guscio ‘’cruda’’, decidere di tostare o meno. Su questo fate vobis, io solitamente non le tosto e mi limito a batterle al coltello facendone una grana non troppo fine e da mettere da parte per l’impiattamento finale.
Dopo di che appoggiate anche la burrata sul tagliere e apritela a metà, come guarnizione finale a crudo ne useremo in modo un po’ carino i filamenti interni, ma di questo parliamo dopo.
Mantecatura e impiattamento
Quando mancano due o tre minuti al tempo di cottura e la pasta è ancora dura, ma non più durissima, un po’ tipo la sessione quando inizi a vedere la fine del tunnel, forse, scolatela, ma conservate una tazza della sua acqua di cottura. Infatti, dovrete aggiungere la pasta e la giusta quantità di acqua di cottura alla pentola con la salsa al limone e procedere nel risottarla. Il concetto è semplice, dovete farla finire di cuocere a fuoco alto nell’acqua di cottura aggiunta dopo, facendole assorbire il più possibile la sua salsa.
Assaggiate la pasta, aggiungete un pizzico di pepe (‘’so che a voi piace’’ semicit.) e, quando al dente, una volta consumata tutta l’acqua dalla pentola, iniziate a impiattare. Dopo aver porzionato le mezze maniche aggiungete dei ‘’ciuffetti’’ di burrata sulla pasta, quasi a creare dei piccoli nidi, quattro o cinque di cui uno in mezzo per soddisfare anche un po’ l’occhio diciamo.
Infine aggiungete la granella di nocciole con una spolverata abbondante, non siate tirchi, e preparatevi a ricevere un sacco di complimenti per una pasta in cui il sapore avvolgente della burrata è in lotta continua con l’acidità del limone e gli ottimi profumi si abbinano ad un impiattamento…’’dolce’’ diciamo.
Fate questa pasta per chi amate e per chi vi ama, l’importante è che la facciate anche e sempre per voi stessi.