Inizia e poi finisce
come il carnevale dei miei polsi
come gli occhi,
quattro dita e quattro volti:
con quattr’occhi
non è più come vedere
Ma al negozio dei festanti…
Quattro denti per saziare la mia fame
quattro seni per bagnarmi nel catrame
quattro spille da infilare nella pelle
e ornare negli unguenti quattordici
braccia sanguinolente
Con quattr’occhi non è più come vedere
quattro piedi e già è come cadere
la festa incomincia a luci spente:
alla mia lotteria
il banco perde sempre