Che cos’è davvero una zuppa? Sembra una domanda da bar, e invece non lo è.
Something Something Soup Something, ideato dal filosofo e game designer Stefano Gualeni, è un esperimento interattivo gratuito che smonta le certezze del linguaggio comune. Un videogioco breve, ironico, che trasforma il giocatore in protagonista di un vero esperimento filosofico. Nel 2078, sei il manager di un ristorante la cui cucina è ubicata nello spazio: i cibi vengono cucinati da alieni low-cost e spediti al locale sulla terra tramite l’ausilio del teletrasporto. Il tuo compito? Decidere se una pietanza è o non è “zuppa”. Sembra facile. Poi appaiono batterie, rocce, caramelle… ed è qui che nasce la riflessione. A ogni partita, il gioco ti spinge a esprimere un giudizio personale e esplicito su cosa tu consideri una “zuppa”. Alla fine, il gioco ti restituisce la tua “filosofia di zuppa”.
Nel 1953 Ludwig Wittgenstein propone il celebre esperimento mentale “beetle in a box”: tutti parlano della stessa parola, ma nessuno può sapere cosa significhi davvero per l’altro. Something Something Soup Something trasforma questo concetto in una esperienza concreta: puoi vedere che il tuo “concetto di zuppa” è diverso da quello di altri.
Hans-Georg Gadamer, in Verità e metodo, afferma che l’interpretazione non è un ritorno all’origine, ma un incontro tra orizzonti culturali. Nel gioco, ogni scelta è il frutto dell’incontro tra il tuo vissuto (culturale, personale) e l’oggetto del giudizio. La verità non è fissa, né universale: si costruisce nell’esperienza dell’incontro. Questa è la filosofia della “fusione di orizzonti” applicata a un videogioco. Al contrario, per Schleiermacher, l’obiettivo dell’interpretazione era ricostruire l’intenzione originaria dell’autore. Something Something Soup Something, come Gadamer, ci mostra che questa è un’impresa illusoria: il significato accade qui e ora, nell’esperienza interpretativa.
Gualeni definisce i suoi videogiochi “artefatti filosofici”: esperimenti interattivi che ci costringono a riflettere non solo con la mente, ma anche con l’esperienza concreta di gioco. Secondo Gualeni, un videogioco non è solo un media “passivo”, ma un ambiente esperienziale dove concetti filosofici possono essere esplorati in prima persona. Come scrive nel suo libro Virtual Worlds as Philosophical Tools:
“Le esperienze interattive nei mondi digitali ci offrono nuove modalità di pensiero e nuovi modi di porsi domande filosofiche.”
Viviamo in un’epoca in cui comunicare idee passa sempre più da immagini, interazioni, ambienti virtuali. I videogiochi non solo rappresentano, ma possono far vivere i concetti.
Sono stato molto colpito dai lavori di Gualeni, e durante questi mesi sto cercando di creare il mio videogioco filosofico. Il suo nome è “Room 209” un tentativo di videogioco filosofico, dove l’utente è chiamato a vestire i panni di uno studente per 5 giorni. L’esperienza mira a sottolineare meccanismi e comportamenti che le moderne tecnologie accentuano e indaga la potenza della perentorietà di un elenco di azioni presentato come UI di una app di gamification. Mediante un processo iterativo dell’esperienza verrà suggerito di cambiare il proprio approccio; una corsa contro il tempo per completare tutte le task attivando il pilota automatico diventa una analisi sempre più attenta e consapevole delle proprie scelte che si traducono in quali azioni compiere o meno e in che modo si sceglie di interagire con l’ambiente. Nello specifico, all’utente che avrà completato tutte le task verrà chiesto il perchè abbia deciso di compiere azioni molto stravaganti, come mettere un pacco di pasta sotto la doccia, suggerendogli di ragionare sulle azioni che decide di compiere e aprire alla possibilità di svolgere una selezione di esse. Successivamente, il gioco cercherà di far notare al giocatore che le sue possibili azioni non si limitano a quelle presenti nell’elenco dei task, ma che esistono azioni che si possono svolgere anche se non sono presenti nell’elenco.
Link al gioco si Stefano Gualeni:https://soup.gua-le-ni.com/
Link al mio prototipo:https://albertospeziale.itch.io/room-209