Ingredienti:
- Udon freschi o spaghetti cinesi 250 gr
- Salsa di soia
- Aceto di vino di riso (facoltativo)
- Erba cipollina
- Zenzero
- Peperoncino
- Burro d’arachidi
- Aglio (1 spicchio)
- Altro ed eventuale (uova, tofu affumicato, mandorle tostate…)
Vi è mai capitato di non riuscire a togliervi dalla testa una parola o un’espressione? A me un sacco, credo che possa essere causato da una combinazione di stress, come sempre direttamente proporzionale alla prossimità alla sessione, e da una buona dose di social. Anzi, più che di social, di meme nello specifico. Che tu possa essere un fedele adepto dei reel piuttosto che utilizzatore di tiktok, so che puoi capirmi. E si parlo proprio a te, che vai in giro millantando di essere un chill guy o una chill girl, sempre pront* con la mano in posa californiana…basta nascondersi…chiedi aiuto. Oppure non farlo e replica questa ricetta mega easy.
Fidati, te lo dice un chill guy…California ahahah (vi prego aiutatemi).
Dai iniziamo che forse oggi riesco ancora a consegnare la ricetta non un secondo prima dell’uscita del numero nuovo (scusa Mati tvb). Iniziate a mettere su una pentola d’acqua a bollire, siete di fretta, avete chiesto sul gruppo che qualcuno ve la metta su, non siete stati cagati…un classico. Non importa, tutti duri tornati da lezione la mettete su, arrivate in camera, aprite la dispensa e niente, dramma, è finita la pasta. Ok, rapido recupero da presa a male e accendo il cervello, perché mi dimentico sempre di comprarla? Vabbè, mi guardo intorno, rinuncio subito all’idea di farmela prestare, non scrocco tre etti di pasta, mi vergogno. Aspetta, illuminazione, ce l’ho!
Prendete un pacco di noodles secchi, spaghetti cinesi o ancora meglio Udon freschi sottovuoto, quello che capita e che tipicamente ci si dimentica a fondo credenza. Potete anche organizzarvi per fare la ricetta eh, è solo a me che puntualmente capita di farla così. Se volete un consiglio i negozietti verso Porta Palazzo sono ottimi e ci trovate sempre un sacco di cose buone e soprattutto mal descritte in italiano, molto divertente.
Dopo averli portati in cucina, mentre aspettate che bolla l’acqua iniziate a preparare la salsa. In una ciotola mettete: due cucchiai di salsa di soia, uno di aceto di vino di riso (se lo avete), aglio tritato, erba cipollina, peperoncino e zenzero. L’idea è che i sapori tendano all’oriente, sentitevi liberi di usare anche solo alcune di queste spezie, quelle che più vi piacciono. Ed è qui che arriva la svolta, pur scettico la prima volta che ho visto aggiungere questo ingrediente, ne sono rimasto piacevolmente colpito; aggiungete nella ciotola un cucchiaio di burro d’arachidi (per favore tendente al 100% che se no da ricetta cinese me la fate diventare atlantista) e fatelo sciogliere con un po’ d’acqua di cottura, fino a far assumere al composto una consistenza cremosa e omogenea.
Intanto bolle l’acqua, salatela, se volete tirarvela usate direttamente la salsa di soia, se no l’umile sale grosso è comunque ben accetto. A questo punto siamo a un bivio: se siete di fretta questa salsa sola basterà a rendere spaziali i vostri Udon, ve lo assicuro, per un pasto veloce ed efficiente poche scelte ho fatto migliori di questa, almeno in cucina scelgo bene credo; se invece siete chill, è tutta un’altra storia, sbizzarritevi. Carote e zucchine alla julienne saltate con salsa di soia, tofu affumicato tagliato a cubetti, uovo strapazzato alla salsa Teriyaki o anche solo qualche lamella di mandorla tostata, queste sono solo alcune delle possibili accoppiate alla base della salsa per trattarsi un pochino meglio e dirsi ‘’dai, oggi mi sono voluto un minimo bene’’.
A questo punto, a prescindere da quale via abbiate voluto percorrere è il momento di buttare gli udon, due minuti e sono pronti, mescolateli con la salsa e con i ‘’topping’’ descritti che preferite e impiattate. Restiamo umili sull’impiattamento, avevo promesso qualcosa di facile, al massimo trattatevi bene con un piatto figo messo in comune (grazie Vio) e gustatevi un meritato e veloce pasto.
Che vogliate scegliere la versione base della ricetta o abbinarci i più diversi e ulteriori ingredienti, pensatevi liberi e fate quel che vi sentite, sperimentate e buttatevi, cucina e vita non sono poi così diverse, perché alla fine, l’importante, è essere chill.