Ingredienti:
- Zucca 500 gr
- Rucola 1 ceppo/busta
- 3 Uova
- Succo di mezzo limone
- Olio q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Peperoncino q.b.
- Zenzero q.b.
- Aglio 1 spicchio (opzionale)
- Birra q.b. (opzionale)
Procedimento:
E siamo di nuovo qui. Questa volta un po’ in ritardo e con la riapertura post-natalizia ci troviamo di nuovo a tirar fuori una ricettina fast & furba. L’atmosfera è più natalizia che mai…stress per la sessione iniziata o in procinto di farlo…cucine piene di avanzi da tutti abbandonati in un gesto che come pochi combina amore per il prossimo e utilitarismo…e calendari dell’avvento smembrati nelle loro caselle tanto ambite.
Solitamente queste ricette partono sempre da un frigo deserto come i centri per migranti in Albania (Giorgia a sto punto riempi il mio frigo, grazie presidentO), ma questa volta no…rivoluzione!! Non solo il frigo è fornito, ma pure troppo; allora verrebbe da dire, ma qual è il problema? Può esserlo la troppa scelta? Ecco la risposta è sì, soprattutto se ti sei riempito la dispensa di ingredienti che non c’entrano un cazzo tra loro.
Ma non importa ragazzi, si improvvisa, qualcosa in tavola lo portiamo. Sono queste le premesse? No problem, ad cazzum ne diverrà il criterio. Partiamo dalla zucca, credo quest’anno un must assoluto, tanto stereotipata che nel menzionarla mi sento quasi di pronunciare la terribile formula ‘’Carbocrema e pistacchio di Bronte’’, ma è di stagione quindi poche storie e la si usa.
In origine, provando la ricetta, volevo farla al forno, ma dopo averla tagliata a cubetti non troppo grandi ho perso 5 minuti cercando ovunque una teglia. Puntualmente quando ho rinunciato alla quest e ho deciso di farla in padella mi è comparsa davanti come sempre accade in questi frangenti. Frustrazione a parte a sto punto fate vobis, la scelta è vostra, che sia un giro d’olio in una padella simbolo di rinuncia o in una teglia utopica infornata a 200 gradi.
Intanto prendete la rucola e lavatela bene. Anche qui sulle proporzioni fate le vostre valutazioni a seconda di quanto vi piaccia, io ne userei mezza busta per una porzione (se volete fingere abbia detto cespo di rucola vi ringrazio, ma chi ha mai visto francamente un cespo di rucola alla Lidl). Dopo averla asciugata bene mettete su un pentolino d’acqua per far bollire le uova. Raggiunto il bollore, adagiate le uova in acqua con un’operazione di una delicatezza degna dei migliori giocatori di Shangai (non io sicuramente) e lasciatele bollire per una decina di minuti affinché mantengano vivi i propri colori, ma siano sode.
È il momento della salsa che dovrà legare il tutto, anche io all’inizio ero scettico sulla combinazione di questi ingredienti, ma devo dire che mi son ben ricreduto. Unite olio e succo limone in pari proporzioni, facendo attenzione che i semi non vi cadano tutti nella salsa (non è assolutamente successo, vai tra); aggiungete poi zenzero, pepe, peperoncino e sale, io ci ho messo anche un goccio di birra, ma è stata più un’improvvisazione del momento, avevo sete. Non l’ho specificato perché quella sera ho preparato una ricetta per un’amica scarsamente amante dell’aglio purtroppo (diludendo), si scherza tvb, ma se per voi non è così aggiungetene mezzo spicchio finemente tritato alla salsa.
Concludiamo come sempre con l’impiattamento: riuniti tutti gli ingredienti nella ciotola più grande che riuscite a trovare in una cucina post apocalittica amalgamateli tra loro e aggiungeteci anche la salsa e, se volete essere fancy, qualche seme misto o vario (consiglio di rubarli ad altri, costano).
Siamo pronti per mangiare e per goderci una delle prime cenette chill in Collegio di quest’anno, dopo essersi salutati per poi vedersi un paio di settimane dopo, un gesto in cui avverto sempre quel pizzico di nostalgia che di anno in anno continua a sorprendermi.
Grazie a tutti, ci vediamo presto anche noi, buon anno 😉